RC auto: a Venezia troppe auto sprovviste

Sempre più alto il numero dei “furbetti” nel territorio veneziano sorpresi a circolare sprovvisti di Rc Auto. A darci questa notizia ci ha pensato di recente l’Ania, l’associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, che in un suo recente sondaggio ha evidenziato come su una media di circa 100 mezzi circolanti in questa zona siano 6 quelli non in regola con il pagamento del premio dell’assicurazione auto.

Un’evidenza decisamente preoccupante, confermata anche dalla polizia municipale, impegnata con grande costanza a monitorare e controllare i guidatori che tutti i giorni percorrono le strade italiane. Basti pensare che, nell’arco degli ultimi tre anni, solamente grazie ai controlli della polizia sono stati fermati circa 1.200 veicoli privi di Rc auto, polizza obbligatoria per circolare con regolarità sulle carreggiate del nostro Paese.

Entrando maggiormente nel dettaglio, nel 2013 sono stati 509 i veicoli individuati senza polizza, 351 nel corso del 2014 e 403 nel 2015. Tra le ragioni principali alla base di questa tendenza sembrano esserci le scarse, o almeno ridotte, possibilità economiche: quando in una famiglia inizia ad esserci una liquidità limitata una delle prime voci di spesa ad essere tagliata riguarda proprio la revisione della propria auto ed il rinnovo dell’Rc. C’è comunque da dire che nel veneziano, come sottolinea anche l’Ivass, il premio pagato dai residenti risulta essere più basso della media nazionale.

Numerosi sono però gli strumenti messi a punto a Venezia, specialmente negli ultimi tempi, per contrastare questa allarmante tendenza. Ricordiamo, ad esempio, l’autoscan che permette nei fatti di leggere la targa del veicolo e verificarne in tempo reale tutti i dettagli grazie al collegamento diretto con il database della motorizzazione civile.

Si tratta di un fenomeno particolarmente pericoloso e sul quale è necessario sensibilizzare in modo sempre più puntuale l’opinione pubblica: le auto che circolano senza copertura sono, usando le parole dell’Ania, vere e proprie “bombe circolanti”. Coloro infatti che hanno la sfortuna di essere coinvolti in un sinistro con un veicolo sprovvisto di Rc sono costretti a lunghi tempi di attesa sul fronte dei risarcimenti.