RC Auto: allarme frodi
4 feb 2011 | 3 min di lettura
Cresce il fenomeno dei veicoli non assicurati
Il dato più preoccupante è stato divulgato nei giorni scorsi direttamente da Paolo Romani, ministro dello Sviluppo economico che alla Camera dei deputati durante il question time sulle assicurazioni auto ha dichiarato: “Su circa 45 milioni di auto che circolano in Italia, oltre tre milioni circolano senza assicurazione auto quando non addirittura col contrassegno contraffatto”. Il dato emerge da un rapporto realizzato incrociando i dati provenienti dalla Motorizzazione con quelli in arrivo delle assicurazioni.
Secondo il documento, il fenomeno sarebbe in crescita esponenziale soprattutto nel meridione d'Italia. Il vero problema è che per ora i proprietari di questi almeno tre milioni di autovetture fuorilegge non possono venire perseguiti. Perché? Per un motivo molto semplice: per individuarli sarebbe indispensabile creare una specifica unità antifrode che avesse compiti investigativi. La costituzione di un organismo di questo tipo è stata proposta proprio dal ministro Romani: un'unità investigativa che riuscisse a scovare chi circola senza l'obbligatoria copertura assicurativa e nel contempo contribuisse a far scendere nel nostro paese i prezzi delle polizze che, secondo quanto afferma il ministro Romani, risultano essere “il doppio rispetto a quanto si paga in nazioni come Germania, Francia o Spagna”. Sempre nell'ottica di calmierare i prezzi, il ministro dello Sviluppo economico ha annunciato “innovazioni sia per quanto riguarda la deperibilità del contrassegno assicurativo che per quanto concerne la sua gestione informativa”. Resta il problema dell'evasione dall'assicurazione.
Il fenomeno, secondo il rapporto Isvap sta aumentando e il motivo sarebbero proprio “i premi che sono sempre più elevati e in certi casi diventano addirittura insostenibili, soprattutto in certe zone d'Italia”. Soltanto negli ultimi sei mesi del 2010 l'Isvap ha avviato ben quattordici istruttorie che hanno coinvolto altrettante compagnie assicurative accusate di praticare “tariffe così elevate, in alcuni casi anche 8.500 euro, da indurre a evitare l'acquisto della copertura assicurativa”. E' anch vero che se spesso l'assicurazione non è pagata a causa del costo troppo alto è anche vero, sempre secondo il rapporto dell'Istituto di vigilanza, che esistono parecchi casi in cui la copertura manca comunque, anche se il premio è stato pagato. E' questo il caso delle cosiddette “compagnie fantasma”, quelle che non sono autorizzate a operare nel nostro paese ma, nonostante questo vendono polizze con prezzi vantaggiosi salvo poi scomparire nel nulla quando devono pagare il risarcimento per qualche incidente. A proposito. Proprio l'Isvap informa che Axa Belgium con sede a Bruxelles non è abilitata all’esercizio dell’attività su territorio italiano per quanto riguarda l’assicurazione obbligatoria sulla responsabilità civile per autoveicoli.
La segnalazione arriva dopo che l'istituto di vigilanza ha individuato alcuni casi di messa in commercio di polizze RC Auto contraffatte e intestate ad Axa Belgium. Stipulare polizze RC Auto col marchio Axa Belgium, ricorda l'Isvap, comporta l’insussistenza della copertura assicurativa: per questo l'istituto di vigilanza sulle assicurazioni raccomanda di verificare sempre, prima di sottoscrivere i contratti, che questi siano emessi da compagnie autorizzate allo svolgimento dell’attività in Italia.
La verifica, dice l'Isvap può essere effettuata contattando direttamente la sede Isvap a Roma o consultando l’Albo delle imprese anche sul sito Internet www.isvap.it. Al coro di quanti mettono in guardia da possibili truffe si unisce anche Assicurazione.it che, per bocca di uno dei fondatori, Alberto Genovese, esorta a “scegliere una compagnia assicurativa riconosciuta e autorizzata ad operare in Italia”. E' questo, dice Genovese, “il primo passo da compiere per essere sicuri. L'Isvap vigila attentamente per evitare che si inseriscano nel mercato soggetti non autorizzati e tutti gli operatori del settore, compresa ovviamente la nostra società, da sempre si impegnano perché gli utenti non incorrano in truffe di questo tipo. Risparmiare sull'assicurazione auto è possibile, ma per farlo bisogna affidarsi ad operatori seri”.
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