Rc auto, aumenti e province
8 ago 2013 | 2 min di lettura
Assicurazione auto, bastonata provinciale
Aspettando con ansia che il governo, entro ottobre, intervenga e con un nuovo decreto specifico che riguarda il mondo dell'assicurazione auto, bisogna segnalare l'ennesimo aumento dell'rc auto. Questa volta è colpa delle Province (che dovrebbero sparire, ma che nel frattempo fanno danni).
Oltre l'80% delle province italiane infatti ha dato il via a un aumento dell'imposta provinciale che ora veleggia felicemente al 16%. Anche questa è una mazzata sul groppone degli utenti anche se rivitalizza in parte il mercato delle polizze assicurative che vive una fase di grande crisi, tanto per automobilisti che per le compagnie.
Secondo l'Ivass, infatti, l'Italia ha il poco invidiabile record dei costi più alti d'Europa in tema di polizze rc auto. Naturalmente, gli italiani si sono coperti. Come? Cercando di risparmiare, per esempio mediante la stipula di contratti assicurativi online messi in moto tramite i comparatori del web.
Altrettanti automobilisti però, sono stati costretti ad abbandonare l'auto in garage o ai margini della strada perché ormai non riescono più a rinnovare il costo del tagliando assicurativo che nel frattempo si è fatto eccessivamente alto. Quello dell'rc auto sempre più costosa è una litania che gira in Italia da parecchio tempo: adesso, a peggiorare la situazione, arriva questo aumento di un'imposta locale la cui gestione è totalmente a carico delle singole province secondo il decreto sul federalismo fiscale approvato nel 2011.
Una bastonata molto dura in questo momento, visto che, secondo i dati pubblicati dal ministero dell'Economia, la maggior parte degli enti provinciali ha aumentato questa imposta portandola dal 12,5% a quello che si evidenzia come il massimo consentito, cioè l'aliquota del 16%. Il dato darebbe ragione all'Ania che, a differenza di quanto afferma l'Ivass e in base ai dati delle società di assicurazioni, ha stimato la riduzioni delle tariffe assicurative, con rincari che probabilmente sono dovuti solo al carico fiscale che, in questo ex Bel Paese, diventa ogni giorno maggiore e colpisce ormai ogni settore.
di Franco Canevesio
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