Rc auto: dal 2 luglio parte il contratto base
26 giu 2020 | 3 min di lettura
Più facile per gli automobilisti capire il premio da pagare
Per orientarsi nel mondo delle polizze assicurative molti automobilisti fanno ricorso ai siti che permettono di effettuare il confronto tra più offerte, tra cui Facile.it.
Orientarsi nel mondo delle polizze può essere infatti molto complicato perché occorre capire quali sono i costi delle coperture assicurative indispensabili per poter circolare con la propria auto e quali invece sono gli importi che occorre aggiungere per incrementare le tutele a disposizione. I premi assicurativi possono variare, e anche di molto, in base alle coperture inserite nel contratto. Oltre a coprire dai rischi derivanti dai danni a terzi, infatti, è possibile sottoscrivere altre garanzie, ovviamente facoltative.
Ma dal prossimo 2 luglio per gli automobilisti dovrebbe diventare più semplice capire quali sono le singole voci che vanno a incidere sul premio finale da pagare: il 17 giugno 2020 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto n. 54 del MISE con il regolamento che disciplina la definizione del nuovo ‘contratto base’ di assicurazione obbligatoria RC auto, così come previsto da una legge che risale a otto anni fa e a cui ancora non era stato dato seguito (la legge n. 221 del 17 dicembre 2012).
Quanto disposto dal decreto entrerà in vigore dal prossimo 2 luglio, ma le associazioni dei consumatori hanno già espresso diversi dubbi sulla sua efficacia dal momento che manca ancora il modello elettronico di preventivo che il MISE dovrebbe definire una volta sentita l’IVASS.
In attesa che vengano completate tutte le tappe, è però possibile iniziare a “familiarizzare” con la nuova normativa. Entrando nel dettaglio, il Ministero dello Sviluppo Economico, con l’obiettivo di assicurare maggiore trasparenza nella stipula dei contratti sulla responsabilità civile derivante dalla circolazione di autovetture, motocicli e ciclomotori a uso privato, ha previsto un “contratto base” di assicurazione che deve necessariamente distinguere tra: le clausole minime necessarie per adempiere all’obbligo dell’assicurazione del proprio veicolo; le coperture aggiuntive che ciascuna compagnia assicurativa può offrire, su richiesta, al cliente; le clausole limitative della copertura assicurativa che incidono sulla diminuzione del premio (tra cui ad esempio l’utilizzo della scatola nera); le clausole di ampliamento della copertura assicurativa che incidono sull’aumento del premio.
In pratica, il decreto Mise prevede che ciascuna impresa di assicurazione possa, in piena libertà, determinare il prezzo del contratto base e delle condizioni aggiuntive, ma dovrà rendere immediatamente visibile ai propri clienti come si costruisce l’importo del premio RC auto e come si calcolano riduzioni e aumenti del costo in relazione all’applicazione o meno di condizioni aggiuntive.
La compagnia assicurativa, che deve obbligatoriamente formulare l’offerta anche tramite il proprio sito internet, dovrà pertanto utilizzare il modello elettronico predisposto dal Mise, in collaborazione con l’IVASS, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni.
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