Rc Auto: giù i costi, su il numero di scatole nere

Secondo quanto rilevato solamente qualche giorno fa nel tradizionale Bollettino Statistico IPER condotto dall’Ivass, le assicurazioni auto che prevedono l’installazione della scatola nera hanno registrato una dinamica positiva e in progressiva crescita. Nei primi tre mesi del 2019, infatti, queste coperture hanno visto un incremento dell’1,3% su base annua, con una maggiore diffusione al Sud Italia.

Tale circostanza, non è certamente un caso: nella parte meridionale della nostra penisola si registrano le somme più consistenti dei premi dell’Rc Auto, ma con la black box è possibile riuscire a contenere i prezzi in modo considerevole. Numeri alla mano dunque: solamente a Caserta la diffusione della scatola nera si aggira sul 64,1% del totale delle polizze, mentre a Napoli la percentuale dei guidatori che hanno deciso di risparmiare sulla copertura auto grazie all’installazione della scatola nera si posiziona sul 55%. Di contro, le cifre al Nord Italia si fanno via via meno vivaci, dove gli assicurati non sembrano essere troppo confidenti nelle potenzialità di questi dispositivi; a Trento, ad esempio, l’incidenza delle scatole nere raggiunge appena il 7%, mentre a Belluno il 5,7%.

A livello più generale c’è però una buona notizia che riguarda un po' tutti i guidatori della penisola dal momento che i prezzi dell’Rc Auto hanno visto una riduzione del 9% nel periodo preso in esame, con un premio medio nazionale che si posiziona sui 406 euro. Metà degli automobilisti assicurati (50%) paga una cifra inferiore ai 363 euro, mentre è solo il 10% a mettere a budget meno di 229 euro per l’assicurazione auto. Persistono delle distinzioni consistenti a livello geografico: nel Sud Italia sono state registrate variazioni di prezzo consistenti come a Catanzaro (-4,3%), Brindisi (-3,8%) ed Enna (-3,4%); di contro nelle altre aree dello stivale e soprattutto al Nord si è assistito ad un lieve incremento dei premi, ma mai superiore al 2%.