Rc auto in calo in tutta Italia: si riduce il divario tra province

Buone notizie per gli automobilisti che stanno per rinnovare la polizza auto: prosegue il trend in calo delle tariffe in tutta Italia.

Il primo trimestre del 2021 registra una riduzione del prezzo medio del 6,3% su base annua. Se si va a ritroso nel tempo, rispetto al primo trimestre del 2014 il prezzo si è ridotto di ben 129 euro.

Il prezzo effettivamente pagato per la garanzia Rc auto nei nuovi contratti stipulati nel primo trimestre del 2021 è pari a 367 euro in media. Il 50% degli assicurati paga meno di 330 euro, il 90% degli assicurati meno di 572 euro e solo il 10% degli assicurati meno di 201 euro.

Tariffe: lo scarto tra Nord e Sud resta elevato

Secondo l’ultimo Bollettino Statistico IPER dell’Ivass, la riduzione del livello di prezzi sarebbe avrebbe registrato un’accelerazione nei primi due mesi dell’anno.

Continua inoltre nel nostro Paese la riduzione delle differenze tra i premi applicati nelle diverse aree geografiche: come rilevato dall’Istituto di Vigilanza sulle compagnie assicurative attive in Italia nell’ultimo anno in nessuna provincia si sarebbe registrato un aumento di prezzo.

Il differenziale di premio tra Napoli e Aosta, che rappresenta un indicatore sintetico della diversità dei prezzi nel territorio, è pari a 211 euro, in calo del 5% rispetto allo scorso anno.

Scatola nera per due casertani su tre

Il premio medio si è ridotto in maniera più accentuata al Centro-Sud (ad esempio: Catanzaro 9,1%; Roma 8,4% Prato 8,3%; Crotone e Taranto 8,1%).

Anche in alcune aree del Nord si osservano riduzioni di prezzo particolarmente significative (Milano 7,8%; Bologna 7,3%).

Il 22,1% delle polizze stipulate nel primo trimestre del 2021 prevede inoltre una riduzione del premio legata all’installazione a bordo del veicolo della scatola nera, il dispositivo elettronico dotato di tecnologia Gps in grado di registrare lo stile di guida dell’automobilista.

Il tasso di penetrazione della scatola nera è stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (con un lieve calo dello 0,1% su base annua) e risulta eterogeneo tra le province, con valori compresi tra il 4,6%(Bolzano) e il 67,3% (Caserta).