Record di immatricolazioni nel 2016

Notizie decisamente incoraggianti per il settore delle auto in Italia che mette in luce un bel ritmo in costante crescita ormai da due anni. Nonostante quindi l’andamento altalenante del costo dei premi delle Rc auto, che rappresentano una voce di spesa consistente per le tasche dei guidatori del nostro Paese, sono sempre meno coloro che rinunciano al desiderio di possedere una macchina propria.

Basti infatti pensare che nel solo mese di ottobre di questo 2016 sono state immatricolate auto per un totale di 146.632 registrando così una crescita di un eloquente +9,75% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Evidenza che vale ancora di più se si tiene conto che ad ottobre del 2016 si è lavorato meno – in termini temporali – rispetto a quanto accaduto nel 2016 e ciò pesa non poco a livello di percentuale. Si tratta ad ogni modo di un segnale forte, che conferma il buon andamento del mercato delle auto negli ultimi 24 mesi con tassi di crescita a doppia cifra.

Grazie al risultato di ottobre i primi 10 mesi del 2016 si posizionano ad un +16,72% (con un totale di 1.553.394 di immatricolazioni) rispetto a quanto accaduto per il 2015.

La buona notizia è che, anche per il 2017, sembra che questo trend non subirà una battuta di arresto. Secondo quanto dichiarato dal presidente del Centro Studi Promotor – Gian Primo Quagliano – la crisi che ha attraversato il nostro Paese ha avuto dei riscontri economici importanti con la conseguenza, in questo ambito, di un invecchiamento del parco auto circolante. Una circostanza che, attualmente, va a discapito di tutta quella serie di comfort di ultima generazione che attirano sempre più guidatori. Non solo, cosa ben più importante, questa diffusa tendenza a preferire non cambiare auto ha anche conseguenze non trascurabili per ciò che riguarda la sicurezza e l’impatto ambientale. Tutto ciò, sommato anche ad un aumento del potere di acquisto delle famiglie e ad uno scarso potenziamento dei mezzi pubblici, pone delle buone basi per una crescita del comparto anche per il 2017.