Sardegna: polizze obbligatorie contro i guai dei turisti fai da te
23 giu 2022 | 3 min di lettura
Troppi gli escursionisti imprudenti
C’è chi si inoltra per boschi e sentieri che non conosce e finisce col perdere l’orientamento, chi invece utilizza le infradito anche in montagna e chi si dedica a grandi abbuffate prima di cimentarsi con camminate impegnative. Gesti poco accorti, ma molto costosi per le casse di quei comuni della Sardegna che devono organizzare durante l’estate i soccorsi per recuperare i turisti imprudenti.
Da qui parte la richiesta del sindaco di Baunei di poter introdurre l’assicurazione obbligatoria, in modo da responsabilizzare le persone e soprattutto evitare di continuare a pagare per porre rimedio alla loro superficialità.
A raccontare come si è arrivati a questo punto è il quotidiano La Nuova Sardegna che ha raccolto la testimonianza del sindaco Stefano Monni.
Superficialità e scarsa preparazione alla base degli incidenti
Data la frequenza, gli interventi richiesti a Baunei rappresentano un tormentone “estivo”: si tratta dei turisti dispersi che cercano di raggiungere le spiagge più famose, tra cui Cala Mariolu, senza conoscere un minimo il territorio. I volontari del soccorso alpino, quelli della protezione civile e le forze dell’Ordine purtroppo in queste zone hanno potuto raccogliere diversi aneddoti di storie per fortuna a lieto fine.
Molto noto è il caso del turista che si era abbuffato talmente tanto da non riuscire a riprendere la via del ritorno da Cala Goloritzè: per il recupero è stato necessario ricorrere all’uso dell’elicottero. Un intervento efficace ma che è costato 10mila euro alle casse dell’Areus (Azienda Regionale Emergenza Urgenza Sardegna).
Come riporta il quotidiano “La Nuova Sardegna” gli episodi sono davvero tanti, e le cause per la stragrande maggioranza sono imputabili a superficialità e imprudenza. “Un classico sono quelli che si avventurano nei sentieri pietrosi e scoscesi armati di infradito: è ammissibile che poi, quando cadono e si fanno male – sottolinea il sindaco di Baunei, Stefano Monni - pretendano di essere salvati a spese di chi versa le tasse? Oppure ci sono gli altri che, con 40 gradi all’ombra, si portano dietro un litro di acqua per tre persone”.
“Da poco abbiamo avuto un incontro col prefetto e abbiamo deciso di installare ulteriori cartelli nei punti sensibili”, ha dichiarato il sindaco. “In troppi si avventurano in solitaria e poi perdono l’orientamento”.
Polizze assicurative su misura per gli escursionisti
Oltre a prevenire, il sindaco Monni vorrebbe cercare anche di limitare il più possibile che i costi di questi interventi ricadano sulle spalle dei contribuenti.
“Credo che non sia giusto sobbarcarsi le spese di chi si mette in pericolo per la propria sconsideratezza”, riporta La Nuova Sardegna. “Secondo me è giunto il momento di obbligare gli escursionisti a stipulare una polizza assicurativa che li copra in caso di incidenti. La Regione deve emanare una normativa che consenta di eseguire controlli ed eventualmente applicare sanzioni per chi non si adegua. Probabilmente addebitare in un secondo momento i costi di un salvataggio diventa complicato, perché se interviene un elicottero diventano onerosi. Però l’assicurazione obbligatoria potrebbe tranquillamente coprirli”.
In pratica, secondo il sindaco, chi mette a repentaglio la propria vita per imprudenza, dovrebbe avere l’obbligo di partecipare alle spese dei soccorsi, se non addirittura coprirle per intero. “O si costringe gli escursionisti a stipulare un’assicurazione in caso di incidenti, oppure devono essere consapevoli che, in base al tipo di intervento necessario per salvarli, le spese saranno loro addebitate. Sono convinto che in questo modo anche certi comportamenti superficiali verrebbero evitati. E non parlo solo degli escursionisti fai da te: un’altra categoria di improvvisati è quella dei cercatori di funghi, che troppo spesso ci costringe a dispendiose ricerche che durano ore, se non un giorno intero”.
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