Sicurezza in auto e disidratazione
4 set 2015 | 4 min di lettura
Il pericolo disidratazione al volante
Tra i grossi problemi legati alla guida non c'è soltanto quello del costo dell'rc auto sempre più difficile da sostenere. C'è anche, soprattutto in Italia, un forte problema di sicurezza, tornato prepotentemente alla ribalta con la calura di questa estate. Un recente studio clinico inglese intitolato “Disidratazione e guida”, curato dagli esperti della Loughborough University e realizzato insieme allo European hydration institute, mette in evidenza che gli automobilisti i quali guidano senza essere adeguatamente idratatipossano commettere il doppio degli errori a cui sono soggette persone con una corretta idratazione e lo stesso numero di errori di chi guida in stato di ebbrezza da alcol o sotto l’effetto di droghe. Il fenomeno trova la sua massima espressione soprattutto in estate, quando caldo e sole a picco arroventano le carrozzerie delle auto innalzando il rischio di disidratazione. In questo senso, mette in risalto lo studio, anche l’aria condizionata contribuisce a perdere liquidi: per cui, quando aumentano le temperature aumentano, è meglio assumere liquidi anche dopo aver acceso l’aria condizionata.
Pericolo disidratazione.I comportamenti pericolosi a cui fa riferimento lo studio sono quelli dovuti a una diminuzione della capacità di attenzione e reazione agli imprevisti, soprattutto quando si guida sui tratti rettilinei, quelli che richiedono meno attenzione, e su strade statali dove si procede a velocità moderata. Lo studio ha messo in luce che gli errori più comuni in automobilisti non adeguatamente idratati, sono gli stessi riscontrati in automobilisti con tasso alcolemico nel sangue pari a 0,8 g/l: sbandamento sulla corsia opposta, passaggio o attraversamento delle bande sonore, frenate tardive, passaggio o attraversamento delle linee che suddividono le corsie di marcia. Basta un lieve grado di disidratazione, indicato come pari alla perdita dell’1%-2% di peso corporeo, per ridurre subito le prestazioni fisiche e quelle cognitive e favorire l'insorgere di problemi sia nella termoregolazione che nella funzionalità cardiovascolare: una carenza di liquidi maggiore, pari al 4%, aggrava la diminuzione delle prestazioni alla guida con perdita di concentrazione, irritabilità, sonnolenza e mal di testa.
Mantenere l'equilibrio nei liquidi.“Il motivo principale di questo disturbo risiede nel fatto che, se si mantiene un certo equilibrio tra liquidi introdotti nel nostro corpo e liquidi persi, le cellule lavorano tutte in condizione migliore, assicurando messaggi di trasmissione ottimali. Tuttavia, non bisogna nemmeno bere più del necessario, perché gli errori sono dovuti tanto a mancanza quanto a eccesso di liquidi”, spiega il professor Lluís Serra-Majem, membro dello science advisory board dell'European hydration institute, giunto a queste conclusioni dopo aver analizzato gli effetti di una leggera disidratazione tanto sulla capacità di reazione quanto sulla prontezza di riflessi degli automobilisti nel rispondere a un qualsiasi evento imprevisto.
La corretta idratazione. Una corretta idratazione, sostengono gli esperti, richiede l’assunzione di 1,5 o 2 litri al giorno di liquidi come l'acqua: solo chi sia sottoposto a sudorazione particolarmente intensa, come gli sportivi, possono ricorrere agli integratori così di moda Tra i comportamenti degli automobilisti giudicati sbagliati, oltre a quello di mettersi in viaggio avendo bevuto poco, c'è anche quello messo in atto da parecchi guidatori i quali, in viaggi lunghi, bevono pochissimo o non bevono per niente pur di ridurre al minimo le soste. L’European hydration institute ricorda quanto sia importante una corretta idratazione prima di mettersi alla guida e il mantenimento del livello di idratazione anche durante il viaggio, con l’assunzione costante di liquidi in relazione a soste più o meno prolungate.
Una sosta ogni due ore. L'ideale è fare una una sosta ogni due ore, in cui ci si riposa, si sgranchiscono le gambe e si reintegrano i liquidi persi, senza attendere di essere assetati per bere. “E’ necessario introdurre un buon numero di liquidi in particolare al mattino, quando ci si mette alla guida: se poi si prevede di passare tutta la giornata al volante è necessario mantenere invariato l’apporto di liquidi in tutta la giornata”, sottolinea Serra-Majem. Anche perché, mette in rilievo l'esperto, la quantità di liquidi da assumere varia a seconda di fattori come caldo, dieta, stile di vita, età e attività fisica. L'ideale, sostengono gli esperti, è fermarsi ogni due ore a bere l’equivalente di un bicchiere d'acqua o di liquidi analoghi come succhi di frutta, latte e bevande analcoliche, o anche tè e caffè, che contengono tutte oltre l’85% di acqua e sono importanti fonti di idratazione.
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