Siti fake Rc auto: nel 2021 Ivass ne ha scovati 219
2 feb 2022 | 2 min di lettura
L’Unione nazionale consumatori esprime alcune perplessità
Sono 219 i siti fake del settore Rc auto individuati nel 2021 dall’Ivass, l'autorità di vigilanza sulle assicurazioni. Lo ha reso noto l’Unione nazionale consumatori, su comunicazione dello stesso istituto di vigilanza.
Stop alla crescita dei siti irregolari individuati da Ivass
Se da un lato la notizia è positiva, dall'altro, secondo l'Unione nazionale consumatori, evidenzia un vulnus: lo stop alla crescita esponenziale dei siti irregolari che sono stati individuati dall’Ivass. In sostanza, dice l'Unc, si è fermata la caccia ai siti truffa che era iniziata nel 2017: allora vennero rilevati 50 siti fake.
Già l'anno dopo, cioè nel 2018, i siti fake rilevati erano saliti, diventando più del doppio, ossia 103. Nel 2019, addirittura sono stati rilevati ben 168 siti fasulli: un rialzo del 63% rispetto all’anno precedente. Un viatico verso il record assoluto, non certo di quelli di cui andare fieri, del 2020, quando i siti fake Rc auto rilevati dall'Ivass sono stati 241, il 43,5% in più rispetto al 2019.
Retromarcia nel 2021
Secondo l'Unione nazionale consumatori il dato del 2021, seppure onorevole quanto a impegno, è una sorta di retromarcia.
Con "solo" 219 siti fake individuati il dato risulta "esorbitante e allarmante", secondo l'Unc, soprattutto “perché non corrisponde ai siti chiusi ma ai siti irregolari individuati”.
Unc, più potere all'Ivass
"All’Ivass non è ancora stato dato il potere autonomo di oscurare e di chiudere i siti fake senza che sia necessario ricorrere alla magistratura - spiega Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori - Un potere che, invece, è stato dato ad altre authority, come la Consob. Questo - sostiene Dona - corrisponde a un vuoto normativo che, incredibilmente, non è ancora stato colmato dal legislatore”.
Manca la distinzione tra dolo e colpa
"In questo modo non si fa che proseguire sulla rotta dell’ingiustizia dell’articolo 193 comma 2 Codice della strada – aggiunge Dona - L'articolo commina una sanzione che va da 866 a 3.464 euro senza fare alcuna distinzione tra l'automobilista che non si è assicurato, ma lo ha fatto con dolo, e l'automobilista che, in buona fede, circola senza copertura assicurativa. Magari - conclude Dona - solo perché è stato vittima di una truffa e ha sottoscritto e pagato una polizza falsa”.
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