Smartphone al volante: causa maggiore di distrazione dei guidatori italiani
12 lug 2019 | 3 min di lettura
Il 56% degli intervistati ammette di utilizzarlo
È la distrazione a rappresentare, in Italia, una delle principali cause di incidenti stradali: ben il 40,6% dei guidatori ammette che la preoccupazione principale circa il comportamento degli altri conducenti deriva dall’uso di device elettronici per controllare sms, social media o le mappe sullo smartphone. A seguire c'è la guida in stato di ebrezza oppure sotto l’effetto di stupefacenti (35,1%). Il 23,2%, invece, è preoccupato dagli stili di guida considerati pericolosi: tra questi, l'eccesso di velocità, la brusca frenata o il cambio repentino di corsia. Si tratta di eventi volontari che causano vittime e incidono sulla sicurezza e, di conseguenza, su tariffe come l'rc auto.
Il 57% dei guidatori italiani si imbatte ogni giorno nei conducenti con lo smartphone. Questo è quanto emerge dalla ricerca intitolata Connected insurance Italy market survey 2019 e realizzata da Cambridge Mobile Telematics secondo cui il 57% dei guidatori italiani afferma, senza tema di smentita, di imbattersi ogni giorno in altri conducenti che, durante la guida, usano lo smartphone. Soltanto il 3% degli automobilisti, invece, dichiara di vedere raramente l’utilizzo di cellulari al volante. Addirittura, gli stessi automobilisti che si lamentano degli altri guidatori pericolosi riconoscono di essere a loro volta dei guidatori distratti, additando come principale colpevole lo smartphone che, secondo la ricerca, è causa, complessivamente, del 75,6% delle distrazioni al volante. Il 56% degli intervistati, infatti, ammette di distrarsi alla guida a causa delle telefonate o dei messaggi (sms o chat). L'11% ammette che le maggiori disattenzioni sono imputate sempre allo smartphone usato, per esempio, per l’impostazione delle mappe di navigazione; il 9% dichiara di distrarsi per vedere qualche video durante la guida, fattore ancora più preoccupante.
Il 63,5% dei guidatori è disponibile alla polizza basata sullo stile di guida. Il 96% dei guidatori ammette di essere perfettamente a conoscenza delle norme del Codice della strada che vietano l’uso dello smartphone alla guida, eppure questo non basta a evitarne l’uso al volante. Il 40% degli intervistati ammette di non aver mai sentito parlare di programmi di assicurazione auto in cui i premi sono basati sullo stile di guida del conducente: il 63,5% dei guidatori, però, si dichiara pronto a sottoscrivere una polizza come questa. È un buon segno di apertura nei confronti del settore, controbilanciato dal 50,8% dei guidatori disposto a scaricare un’applicazione che possa tenere traccia della guida per due settimane, in modo da ottenere un preventivo personalizzato.
Il 32,6% dei guidatori italiani intervistati nella ricerca CMT è disposto a prendere in considerazione un’assicurazione connessa pur di ottenere lo sconto sul premio assicurativo, mentre il 65,8% degli automobilisti italiani ammette che i servizi di sicurezza aggiuntivi rappresentano la motivazione principale a sottoscrivere un nuovo programma assicurativo. Si tratta di servizi che includono premi, assistenza stradale, monitoraggio familiare o eCall. Infine, il 92% dei conducenti italiani ritiene molto importante monitorare, attraverso l’uso di applicazioni mobili, la sicurezza della propria famiglia.
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