Stop alle auto benzina e diesel nel 2035
8 giu 2022 | 2 min di lettura
La decisione è parte del Green deal
L'Europarlamento ha detto stop. E questa volta è uno stop rivoluzionario visto che la Commissione europea ha deciso di vietare, a partire dal 2035, la vendita di auto a benzina e diesel. Lo ha decretato la seduta plenaria di mercoledì 8 giugno dopo una discussione piuttosto intensa in cui è stata presa la decisione di consentire, in pratica, dal 2035 solo la vendita di veicoli elettrici.
Adesso bisognerà vedere quale sarà l'effetto di questa decisione, non ultimo per quanto riguarda l'Rc Auto che potrebbe subire cambiamenti anche radicali a partire da quella data.
Giro di vite per ridurre le emissione entro il 2050
Il giro di vite sullo stop alle vendite di auto a motori endotermici era già stato messo nero su bianco dalla Commissione a luglio 2021. All'epoca, come oggi, la decisione era parte del Green deal, il piano che punta a fare dell'Europa il primo continente a raggiungere la neutralità climatica nel 2050. Non a caso, l'obiettivo della misura è proprio quello di contribuire a ridurre del 55% le emissioni di CO2 entro il 2030 per poi azzerarle nel 2050.
Un accordo giunto a fatica
A rendere le cose più complicate è stata la deadline del 2035 che ha creato divisioni nella maggioranza dell'Europarlamento. I popolari del Ppe si erano detti pronti a correggere il testo, i socialisti del Pse lo hanno difeso, i Verdi lo hanno sposato fin dal primo momento.
Si sono levate anche voci di dissenso, come quella del vicepresidente della Commissione europea, il socialista olandese Frans Timmermans. “Non incatenate un’intera industria al passato - ha detto Tommermans - Aiutate l’industria europea a costruire nuove, entusiasmanti e accessibili auto elettriche”. Gli ha risposto il socialista tedesco Manfred Weber sostenendo che “l'Ue è leader nel mondo per l’industria automobilistica: dobbiamo - dice Weber - affrontare la transizione senza perdere competitività”.
Non passa il decreto salva motor valley
Nella plenaria di mercoledì, invece, non è passato il cosiddetto "salva motor valley", ossia l'emendamento bipartisan firmato da eurodeputati italiani di tutti gli schieramenti. L'obiettivo, chiaro, era quello di salvaguardare la produzione di supercar nella motor valley dell'Emilia-Romagna. L'emendamento, infatti, prevedeva di prolungare la deroga alle regole Ue sugli standard di emissione della CO2, ma l'Europarlamento ha confermato che cesserà nel 2030 la deroga per i piccoli produttori di auto (da 1.000 a 10 mila l'anno) e furgoni (da 1.000 a 22 mila l'anno).
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