Troppe buche per le strade italiane
13 apr 2016 | 2 min di lettura
Gli italiani temono gli incidenti più delle rapine
Qual è la percezione che gli automobilisti italiani hanno delle strade urbane ed extraurbane? A darci qualche risposta rispetto a questo curioso ed interessante quesito ci ha pensato di recente una particolare ricerca promossa dalla Fondazione Luigi Guccione vittime della strada realizzata in stretta collaborazione con Assosegnaletica e SITEB (Associazione Italiana Bitume e Asfalto).
Questo sondaggio ci mette di fronte ad una circostanza piuttosto preoccupante: più della metà degli intervistati (6 su 10) hanno dichiarato che, a causa della condizione del manto stradale caratterizzato da buche e dissesti, nel corso del 2015 hanno rischiato di essere protagonisti di sinistri. Basti riflettere velocemente sui numeri per avere una dimensione più precisa della gravità del fenomeno: nel 2015 ci sono state 177.031 collisioni con 251.147 feriti e 3.381 morti.
L’eventualità di essere coinvolti in un incidente stradale è un timore largamente diffuso tra gli italiani (70%), secondo solamente alla paura di subire una rapina all’interno della propria abitazione (77%), nonostante attualmente sul mercato si trovi un ricco ventaglio di prodotti Rc auto comprensivi anche di numerose garanzie accessorie.
Molti guidatori (oltre l’80% del campione esaminato) ritengono che ad essere più vulnerabili sulle strade italiane siano i motociclisti ed in generale chi guida un veicolo a due ruote anche se più della metà (65%) avverte questo medesimo pericolo per chi si sposta in automobile.
Come poter risolvere, almeno in parte, questa situazione? Alcune idee arrivano proprio dagli intervistati: l’87% di loro, infatti, crede che sia necessario ed indispensabile compiere imponenti interventi di manutenzione per ripristinare le varie sconnessioni ma anche aumentare la segnaletica stradale e l’illuminazione.
Alla luce delle reali preoccupazioni degli assicurati molte case automobilistiche si sono adoperate a cercare una soluzione. È questo, ad esempio, il caso della Ford che ha messo a punto un particolare dispositivo, disponibile si pensa dalla prossima estate, che ha il compito di analizzare le condizioni dell’asfalto attraverso speciali sensori che a loro volta comunicano con gli ammortizzatori impedendo alla ruota di danneggiarsi.
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