Vacanze protette: si moltiplicano le polizze sanitarie Covid-19

La pandemia non arretra, ma non mancano i viaggiatori che azzardano già una prenotazione in vista dell'estate.

Al momento, è sempre necessario avere un tampone negativo recente per raggiungere altri Paesi, mentre per il rientro le normative (specie sulla quarantena) cambiano di continuo.

Davanti a tanta incertezza, anche i più ottimisti vogliono precauzioni.

Un pass digitale per viaggiare in Ue

Per agevolare il turismo, uno dei settori che più di altri ha risentito della crisi causata dalla pandemia, la Commissione europea starebbe valutando un “green pass digitale”, ossia un certificato che consentirebbe ai cittadini europei di tornare a viaggiare liberamente, fornendo la prova di essersi vaccinati, di essere risultati negativi o di essere guariti dal Covid-19.

Le nuove polizze assicurative

Nonostante il pass allo studio di Bruxelles, rimane il timore di dover cancellare il volo all’ultimo minuto o di ammalarsi di Covid-19 durante le vacanze.

Alcuni Paesi, poi, richiedono ai turisti una copertura sanitaria obbligatoria: al momento sono una dozzina, da Aruba alla Thailandia. Per questo motivo, sempre più agenzie assicurative offrono coperture ad hoc nel caso in cui ci occorrano trattamenti sanitari anti-Covid lontano da casa.

Le coperture previste

Come per altri tipi di assicurazioni sanitarie, l'offerta varia.

Si va dalla copertura delle spese sostenute per le cure all’estero al rimborso in caso di annullamento o interruzione del viaggio a causa del contagio. Alcune polizze permettono anche di ottenere il rimborso se il viaggio è stato impedito dalle limitazioni imposte dai Paesi di destinazione.

Nasce un nuovo mercato

I nuovi strumenti assicurativi che coprono gli imprevisti di una pandemia erano impensabili (o residuali) fino a un anno e mezzo fa. Adesso stanno via via prendendo piede.

Alcune stime valutano questo mercato, a livello globale, tra i 30 e i 40 miliardi di dollari all’anno ed è probabile che il giro d'affari aumenti, perché il Covid-19 circola ancora e la stagione estiva deve ancora entrare nel vivo.

Secondo Stephane Coulot, ceo di Axa Partners Italia, prima della pandemia si assicurava solo il 15-20% dei clienti di un'agenzia viaggi. Durante l’estate 2020, la quota era salita al 40%. Nel 2021 si potrebbero arrivare all’80%.